Old but Gold!
Il primo giorno di scuola è un po’ come il primo bacio, “Non si scorda mai!”
Il primo giorno di scuola è un po’ come il primo bacio, “Non si scorda mai!”
Lo so che lo state pensando: “Non capisco perché ci siamo sciroppati due Royal Wedding non essendo colonia inglese e non capendoci una mazza della lingua, ma non abbiamo potuto vedere il “The Ferragnez” in diretta su Rai 1!” Perché noi volevamo vedere tutto il matrimonio sedute elegantemente nel nostro …
I messaggi vocali di 10min non li mandi a Tommaso Paradiso per dirgli quanto sei felice, ma alla tua compagna di corso per condividere con lei il tuo completo “affossamento nella merda” per il prossimo appello
Scommettiamo che qui c’è scritto tutto quello che penserete oggi?
Cara Primavera, come va?
Ti scrivo per chiederti, per cortesia, di tornare.
Un inverno così lungo, non si vedeva dai tempi di Games Of Throne. Magari avrai visto la serie anche tu, però no, non è una bella idea lasciarci al freddo e al gelo.
Tutti gli equilibri stanno andando a farsi benedire: mia mamma dovrebbe iniziare a fare le Pastiere, ma ho sentito distintamente mia nonna proporre di fare due zeppole!
Sanremo, giorno cinque, pipì fatte 30182, bestemmie lanciate 2891
Ragazzi, è finita! Siamo sopravvissuti anche stavolta!
Ringrazio Michelle Hunziker per avermi insegnato che in qualsiasi momento di difficoltà, basta sorridere e far partire un applauso per i tecnici e per tutti quelli che stanno facendo questo meraviglioso lavoro: userò questa strategia anche all’esame: “un applauso a voi assistenti che siete qui!”. Grazie a Pierfrancesco Favino, per averci dimostrato ancora una volta la sua immensa bravura e, permettetemi un commento tecnico: “Picchio sei figo!” Grazie a Baglioni perché, alla fine, ha fatto quello che sa fare meglio: cantare, quindi, un premio, stasera, vedete di farlo uscire anche per lui!
Bene, i ringraziamenti sono stati fatti, vediamo cosa è successo nell’ultima serata:
Sanremo, giorno quattro. Sbadigli fatti, 1989. “Basta” urlati, 83.
La serata del venerdì mi è sempre piaciuta perché ci sono le cover. Baglioni è venuto a conoscenza di questa mia gioia e me l’ha strappata via, piazzando i duetti. E siccome non abbiamo eliminato nessun cantante in questi giorni, ci dobbiamo sciroppare tutte le canzoni in una serata. La cattiveria.
E’ stata una serata pregna quella di ieri, lunghissima e la stanchezza inizia a farsi sentire. Proverò a dirvi la mia quarta serata, quel che ricordo. Approfitto per ringraziare il mio cervello per aver già eliminato i momenti inutili!
Sanremo, giorno tre. Discografia Baglioni, 75% completata. Sorrisi Hunziker, 2891839.
La terza serata parte col botto, subito un super ospite sul palco: BAGLIONI!
A fine canzone, il suo ciuffo emozionato, dichiara l’inizio della terza data del suo tour sanremese. Sull’applauso del pubblico, fa il suo ingresso la Hunziker che stasera ci dimostra come le sta bene qualsiasi cosa, anche i vestiti brutti di Trussardi.
Permettetemi di esprimere tutta la mia gratitudine alla Rai per aver finalmente capito che non vogliamo valletti o Ken come Garko, ma Favino! Anche in versione Steve Jobs, jeans e maglietta nera – che lancia cagate come un Baglioni pronto per fare la comparsa in Matrix – cosa gli vuoi dire!? Cosa? “Favino vieni a prendermi!”
Ma comunque non distraiamoci che ieri sono successe grandi cose su quel palco!
Ecco la mia terza serata:
Sanremo, giorno due. Ore di sonno perse, 18. Pubblicità, 128193.
Ormai la conduzione è chiarissima:
La Hunziker serve per farci sentire orribili anche quando, dopo 8ore di trucco, pronte per andare al supermercato, ci dichiariamo “carine” davanti allo specchio. Baglioni, si vocifera sia legato dietro le quinte perché pronto a duettare anche con le aste dei microfoni: l’altro giorno ero in cucina a canticchiare, mi ha telefonato per propormi un duetto! Favino, signore…FAVINO! Ogni volta che si palesa su quel palco, siamo tutte a casa a fare dediche alla moglie: “E mi sono innamorata…ma di tuo marito!”.
Poi ci sono stati momenti belli, altri meno, altri… poco chiari. Ecco la mia seconda serata.
Ogni tanto capita a noi fuorisede, di dovere (o di volere), tornare a casa!
Già siete lì con una faccia imbambolata e sorridente a pensare ai banchetti reali che vi preparerà vostra nonna ritrovandovi immancabilmente sciupati, al calore del focolare domestico, all’allegro ricongiungersi con vecchie compagnie, ma prima…un’ombra ti scurisce il volte e un vecchio, ormai noto, incubo, torna a trovarvi, impadronendosi di ogni tuo nervo scoperto: per poter tornare nel luogo natio, devi prenotare il biglietto del treno con “Trenitalia”!